
Quando parliamo di sicurezza, non possiamo tralasciare gli spazi in cui trascorriamo la maggior parte del tempo: la nostra sede di lavoro. Ogni luogo, ogni azienda, ogni impresa, ogni territorio, in misura diversa, sono sottoposti a diversi tipi di rischi.
I vari rischi in cui si incorre sul luogo di lavoro sono: biologico, chimico, fisico, movimenti ripetitivi, stress lavoro correlato, burn-out, movimentazione manuale dei carichi, cancerogeno, mutageno, lavoro notturno.
Partiamo dicendo che non esiste il rischio zero! Il rischio è sempre presente e a seconda dell’attività svolta può essere elevato o presente in misura minore. Nello specifico si parla di:
Rischio chimico: qualsiasi agente chimico che provoca danno alla salute;
Rischio biologico: possibilità di ammalarsi a seguito di un’esposizione ad agenti biologici;
Rischio fisico: rumori, ultrasuoni, vibrazioni meccaniche, campi elettromagnetici che possono comportare danni per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Cosa bisogna fare per ridurre i possibili rischi?
Con il decreto legislativo 81/2008, tutti i datori di lavoro devono adempiere agli obblighi previsti per salvaguardare la sicurezza e la salute dei propri dipendenti. Prima di tutto bisogna misurare il rischio: la matrice PxD (probabilità x danno) ci permette di calcolare la probabilità che un evento accada e la gravità del danno, classificando il rischio in alto, medio o basso. Dopodiché bisogna selezionare i lavoratori esposti ai possibili rischi e determinare quanto questi incidono negativamente sulla loro salute.
Quando è presente un rischio, è obbligo del datore di lavoro eliminarlo; quando non è possibile, deve ridurlo. Per esempio, è possibile adottare alcune misure di prevenzione riducendo le ore di lavoro, sostituendo, dove possibile, le sostanze pericolose con quelle non dannose o diminuendo la frequenza di esposizione dei lavoratori ad agenti nocivi.
L’elemento essenziale è la formazione dei dipendenti: i lavoratori ben informati e formati hanno una maggiore percezione dei rischi che li circondano, non li sottovalutano e sono consapevoli della necessità di adottare dispositivi di protezione individuale.